NOTIZIARIO
SETTIMANALE
CONSIGLIO
DELL'ORDINE NAZIONALE DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI
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Lunedì
1 FEBBRAIO 2010
Le
notizie dal 25 al 31 gennaio
Energia da fonti rinnovabili: la filiera del legno-energia
In
Italia e nel mondo - Appuntamenti della settimana dal 1 al 7 febbraio
2010
L'adozione
del Codice agricolo da parte del governo potrebbe essere rinviata. E' questa
l'ipotesi emersa dalla discussione sul testo che si è svolta oggi in commissione
Agricoltura di Montecitorio. Nel corso del dibattito, da quanto si apprende,
sono state evidenziate le molte criticità sul provvedimento sollevate dalle
categorie del settore agricolo ascoltate nel corso delle audizioni informali che
si sono svolte la scorsa settimana, in sede congiunta con la IX commissione del
Senato. Lo schema di decreto legislativo, che il ministro delle Politiche
agricole Luca Zaia presentava a dicembre come un manuale tascabile in cui è
riordinata e condensata tutta la normativa sull'attività agricola, presenterebbe
in realtà molte lacune, imprecisioni e riformulazioni di disposizioni che in
alcuni casi andrebbe anche oltre il semplice riordino di leggi vigenti. Una
situazione che avrebbe indotto il presidente della XIII commissione Paolo Russo
(Pdl-Campania) a ipotizzare di proporre al governo di rinviare, casomai con un
emendamento al dl mille proroghe in discussione al Senato, i termini per
l'adozione del decreto legislativo (già scaduti) in modo da permettere una
revisione del testo, possibilmente con il confronto di tutte gli attori
interessati.
Una
proposta che potrebbe essere vagliata nelle prossime ore: la commissione
dovrebbe infatti dare parere sul testo entro domani, per trasmetterlo alla
bicamerale per la semplificazione. L'esito, però, al momento è quanto mai
incerto. A margine dei lavori, il relatore del testo Luca Bellotti (Pdl-Veneto)
non si è sbilanciato sulle indicazioni che il gruppo di lavoro intende
formulare, limitandosi a spiegare che la questione sarà decisa nella riunione di
domani.
Intanto
dalla commissione Agricoltura del Senato è arrivato nel primo pomeriggio un
parere favorevole con osservazioni, i cui contenuti al momento non sono stati
ancora diffusi.
Ricordiamo
che in ogni caso l'ultima parola spetterà alla bicamerale per la
semplificazione, competente sul testo, che si riunirà per discutere il Codice
agricolo nella giornata di giovedì 28 gennaio.
"Delega
al governo per nuove norme per l'utilizzo dei prodotti fitosanitari in
agricoltura". Questo il titolo del disegno di legge presentato dal senatore del
Partito democratico, e responsabile agricoltura di Legambiente, Francesco
Ferrante (eletto in Umbria). Il provvedimento, il cui testo non è ancora
disponibile, sarà ora assegnato in sede referente alla commissione di merito.
Ieri
intanto, Ferrante ha presentato il testo nel corso di una conferenza stampa
durante la quale ha spiegato che l'obiettivo del ddl è quello di ridurre, entro
il primo gennaio 2013, la dipendenza dall'utilizzo dei pesticidi e regolamentare
la fase dell'impiego dei prodotti fitosanitari in agricoltura. L'unica
possibilità di risollevare le sorti del settore primario, ha spiegato il
senatore, è quella di puntare sulla qualità e la tipicità dei prodotti italiani.
Qualità, queste ultime che, secondo Ferrante, sono però inscindibili da una
maggiore sostenibilità ambientale e della sicurezza
alimentare.
Spetterà
alla commissione Agricoltura di Montecitorio esaminare in sede referente la
proposta di legge di Gaetano Nastri (Pdl-Piemonte) per la salvaguardia e la
valorizzazione dei vitigni autoctoni del territorio nazionale. Il testo prevede
l’istituzione nel Registro nazionale delle varietà di vini di una sezione
denominata “vitigni autoctoni italiani”, quelli la cui presenza è ristretta ad
aree geografiche limitate del territorio nazionale ed è documentata per un
periodo non inferiore ai quarant’anni. La proposta prevede una copertura
finanziaria di 30 milioni di euro per gli anni 2009, 2010 e 2011, a cui si
provvede con risorse del ministero delle Politiche
agricole.
L’adozione
del Codice agricolo da parte del governo potrebbe essere rinviata. E’ questa
l’ipotesi emersa dalla discussione sul testo che si è svolta ieri in commissione
Agricoltura di Montecitorio. Nel corso del dibattito, sono state evidenziate le
molte criticità sul provvedimento sollevate dalle categorie del settore agricolo
ascoltate nel corso delle audizioni informali che si sono svolte la scorsa
settimana, in sede congiunta con la IX commissione del Senato. Lo schema di
decreto legislativo, che il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia
presentava a dicembre come un manuale tascabile in cui è riordinata e condensata
tutta la normativa sull’attività agricola, presenterebbe in realtà molte lacune,
imprecisioni e riformulazioni di disposizioni che in alcuni casi andrebbero
anche oltre il semplice riordino di leggi vigenti. Una situazione che ha indotto
il presidente della XIII commissione, Paolo Russo (Pdl-Campania), a ipotizzare
di proporre al governo di rinviare i termini per l’adozione del decreto
legislativo (già scaduti) in modo da permettere una revisione del testo,
possibilmente con il confronto di tutti gli attori interessati. Anche il
relatore del testo, Luca Bellotti (Pdl-Veneto), a margine della riunione di
ieri, non si è sbilanciato sulle indicazioni che intende formulare, limitandosi
a spiegare che la questione sarà decisa nella riunione di oggi. Perplessità sul
Codice agricolo sono emerse anche nel parere approvato ieri sul testo dalla
commissione Agricoltura del Senato. Nonostante il giudizio nel complesso
favorevole, il gruppo di lavoro guidato da Paolo Scarpa Bonazza Buora
(Pdl-Veneto) ha formulato un parere articolato in 48 rilievi, con l’obiettivo di
indicare al governo le necessarie “correzioni per errori formali e materiali”.
Correzioni che, prosegue il documento, potranno “essere superate attraverso
l'adozione dei decreti correttivi e integrativi previsti dalla legge di delega,
oltre che dall'utilizzo di una norma transitoria che disciplini la successione
delle norme nel tempo, anche per i problemi derivanti dalla non contestuale
entrata in vigore delle norme di rango primario e quelle di rango
secondario”.
La
necessità di un’ulteriore riflessione sul testo è stata riconosciuta anche dal
ministro Zaia, che, commentando il parere espresso ieri dal gruppo di lavoro del
Senato, ha voluto ringraziare il presidente Scarpa Bonazza Buora “per il
contributo decisivo nel raccogliere le giuste osservazioni formulate dai singoli
commissari e renderle un’utile traccia per il prosieguo dei lavori sul Codice
agricolo”. Il responsabile del Mipaaf si è poi detto certo che anche la
commissione Agricoltura della Camera fornirà oggi indicazioni importanti.
“Saremo in buone mani: come sempre – ha affermato Zaia – sia il presidente Paolo
Russo che i componenti la commissione Agricoltura della Camera sapranno fornire
elementi di merito e di metodo che arricchiranno il lavoro svolto finora. Come
sempre siamo rispettosi della centralità del Parlamento e mai come oggi grati a
coloro che lo rendono patrimonio comune del governo e
dell’opposizione”.
Dal
2007 a oggi si è assistito a un costante aumento dei prezzi delle materie prime
cosiddette "morbide", che derivano, cioè, da un lavoro di coltivazione e non di
estrazione. Cacao, zucchero, caffè e tè sono solo alcuni dei prodotti che, nel
periodo preso in considerazione, hanno conosciuto aumenti di prezzo che vanno
dal 30 al 165%. Con un'interrogazione a risposta immediata in commissione, il
deputato dell'Udc Giuseppe Ruvolo (Sicilia) ha chiesto al ministro delle
Politiche agricole Luca Zaia quali iniziative intenda adottare, anche attraverso
l'intervento del garante per la sorveglianza dei prezzi, per limitare le
conseguenze che questi rialzi potrebbero avere sulle famiglie
italiane.
l
settore suinicolo sta attraversando una grave crisi, determinata dal dislivello
tra costi e prezzi alla produzione e da una campagna di disinformazione
sull'influenza suina che ha fatto registrare un calo dei consumi. È necessario
decretare lo stato di crisi del settore, come richiesto dalle organizzazioni di
categoria, e adottare misure urgenti per il rilancio della produzione, come la
riduzione dell'esposizione bancaria e una moratoria, almeno per l'anno in corso,
di tutti gli oneri previdenziali, contributivi e dell'imposta sul valore
aggiunto. Lo chiede il deputato del Partito democratico Marco Carra (eletto in
Lombardia) al ministro delle Politiche agricole Luca Zaia, con un'interrogazione
presentata durante la seduta d'Aula e che sarà discussa in commissione
Agricoltura.
Con
la direttiva 91/676/CEE sono stati introdotti i principi fondamentali che gli
Stati membri devono osservare per ridurre l'inquinamento delle acque dai nitrati
di origine agricola. Il provvedimento, però, non tenendo in considerazione le
caratteristiche specifiche dei singoli Stati, rischia di penalizzare
eccessivamente il nostro settore primario, in particolare l'area della pianura
Padana. Con un'interrogazione a risposta immediata in commissione, la deputata
del Popolo della libertà Viviana Beccalossi (Lombardia) ha chiesto al ministro
delle Politiche agricole Luca Zaia quali iniziative intenda adottare in sede
europea per consentire una più approfondita valutazione della
problematica.
Le
stringenti esigenze di bilancio pubblico e la situazione di crisi
economico-finanziaria a livello mondiale hanno reso necessario ridefinire le
priorità e le modalità di intervento del Fondo per le aree sottoutilizzate. I
180 milioni già previsti per il Progetto strategico speciale denominato "Valle
del fiume Po" sono stati riprogrammati, nell'ambito del decreto legge anti-crisi
(n. 185/2008, convertito con legge 2/2009), in favore del Fondo sociale per
l'occupazione, del Fondo infrastrutture e del Fondo strategico per il Paese a
sostegno dell'economia reale. Si è ritenuto opportuno, poi, mantenere comunque
l'impegno politico programmatico del progetto, e il protocollo di'intesa del
Piano strategico speciale è stato sottoscritto da quasi tutte le Amministrazioni
interessate. Nel prossimo futuro, si cercherà di reperire le risorse finanziarie
necessarie a valere sui fondi Fas 2007-2013. Lo ha dichiarato ieri il
sottosegretario Roberto Menia in commissione Ambiente a Montecitorio,
rispondendo all'interrogazione di Carmen Motta (Pd-Emilia Romagna). La deputata
aveva chiesto notizie sul finanziamento del progetto strategico di miglioramento
delle condizioni di sicurezza delle popolazioni vicine alle rive del Po,
attraverso il completamento della sistemazione ambientale e il riassetto
idrogeomorfologico dell'asta del fiume. Motta si è dichiarata insoddisfatta
della risposta, evidenziando che in questo modo si è vanificato il lavoro svolto
dalle amministrazioni interessate.
E'
necessario "evitare difficoltà e dubbi interpretativi sostanziali e formali che
potrebbero insorgere nell'applicazione dei provvedimenti di riordino" della
normativa sull'attività agricola. Ed è per questo che la commissione Agricoltura
di Montecitorio nella riunione di oggi, ha deciso di esprimere non un parere, ma
solo alcune considerazioni e rilievi sullo schema di decreto legislativo e su
quello di decreto del presidente della Repubblica che contengono,
rispettivamente, il Codice agricolo e la sua attuazione. Sul provvedimento, che
rappresenta una riorganizzazione in 155 articoli della legislazione sulle
attività del settore primario degli ultimi 40 anni, il documento approvato dal
gruppo di lavoro, su proposta del relatore Luca Bellotti (Pdl-Veneto) chiede
infatti al governo e alla commissione di merito, la bicamerale per la
semplificazione, di "considerare l'opportunità di un riesame dei testi,
utilizzando tutti gli strumenti procedurali e normativi utili per conciliare i
condivisibili obiettivi della semplificazione e del riassetto normativo con
l'esigenza di una disamina approfondita dei profili problematici emersi, con il
coinvolgimento delle competenti commissioni parlamentari".
Il
presidente della commissione Paolo Russo (Pdl-Campania), commentando i rilievi
decisi dal gruppo di lavoro, ha sottolineato che gli obiettivi del testo sono
straordinari, ma che per esprimere un parere obiettivo su un testo così
complesso sarebbe stato necessario disporre di un tempo più congruo. "Il
Parlamento - ha affermato Russo - non è uno scivolo. E i parlamentari non sono
né onniscienti, né superficiali". Secondo il presidente della XIII sarebbe
servito più tempo per approfondire il testo e le molte criticità sollevate nel
corso delle audizioni informali svolte la scorsa settimana con la commissione
Agricoltura del Senato. Per questo motivo ha ritenuto giusto non adottare un
parere, ma muovere alcuni rilievi volti a ribadire il ruolo centrale del
Parlamento.
Sul
provvedimento era atteso per oggi anche il parere della Conferenza
Stato-Regioni, che però è stata sconvocata: in segno di protesta i presidenti
delle Giunte hanno disertato la riunione per la mancata indicazione da parte del
governo della data prevista per l'incontro con il Comitato interministeriale per
la programmazione economica per l'erogazione di 20 miliardi di euro a favore dei
Fas regionali. Anche i governatori, secondo alcune indiscrezione, sarebbero
orientati a dare un giudizio negativo sul testo.
E'
cominciato ieri l'esame in sede referente dello schema di decreto legislativo
per l'attuazione della direttiva 2008/73/CE, che semplifica le procedure di
redazione degli elenchi e di diffusione dell'informazione in campo veterinario e
zootecnico, assegnato alle commissioni riunite Affari sociali e Agricoltura di
Montecitorio.
I
relatori Gianni Mancuso (Pdl-Piemonte) e Corrado Callegari (Lnp-Veneto),
rispettivamente del XII e XIII gruppo di lavoro, hanno illustrato il testo del
provvedimento, composto da otto articoli, sottolineandone l'importanza
soprattutto per quanto riguarda l'integrazione dei requisiti minimi dei bovini e
suini da allevamento destinati agli scambi territoriali.
Terminata
l'esposizione, è intervenuto il sottosegretario alla Salute Francesca Martini
per evidenziare l'importanza dello schema per l'attuazione di una procedura
armonizzata e semplificata dei controlli da svolgere negli scambi
intracomunitari di animali vivi e prodotti di origine animale, attraverso la
comunicazione informatica. In questo modo, ha concluso il rappresentante del
governo, si rafforza la possibilità di effettuare gli scambi in sicurezza e si
potenzia la rete della sicurezza alimentare del nostro Paese, già molto
avanzata.
Con
un'interrogazione a risposta in commissione Agricoltura indirizzata al ministro
delle Politiche agricole Luca Zaia, Mario Pepe (Pd-Campania) chiede al governo
di illustrare i criteri in base ai quali il Mipaaf abbia nominato come nuovo
commissario del Consorzio agrario di Benevento il dottor Giacomo
Papa.
Secondo
il deputato del Pd, il dottor Papa non ha esperienza nel settore e comunque deve
essere superato il regime commissariale del Consorzio agrario perché, essendo
stato rinnovato più volte, potrebbe intaccarne sempre più il patrimonio e le
risorse operative.
Il
governo dovrebbe attivarsi presso le opportune sedi continentali per fare in
modo che la Sicilia venga inserita nell'elenco delle aree disagiate e garantire,
così, maggiore competitività al comparto agricolo dell'isola. È quanto chiede,
con un'interrogazione indirizzata ai ministri Luca Zaia, Politiche agricole,
Raffaele Fitto, Rapporti con le Regioni, Andrea Ronchi, Politiche Ue, e Giulio
Tremonti, Economia, il senatore del Popolo della libertà Salvo Fleres
(Sicilia).
"E'
necessario che tutte le istituzioni facciano il proprio dovere al meglio per non
incorrere nel disimpegno automatico. Le Regioni, in particolar modo, devono fare
tutto il possibile per non perdere le opportunità che vengono offerte ai nostri
territori dai Programmi di sviluppo rurale: serve un'accelerazione, altrimenti
si rischia di perdere risorse particolarmente preziose in questa congiuntura
economica".
Con
queste parole il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia ha commentato, in
un comunicato stampa, le rilevazioni trimestrali del dicastero sulla spesa
sostenuta dalle Regioni nel quadro dei Programmi di sviluppo rurale
(Psr).
Secondo
questi dati, ammonta a 1.338 milioni di euro la spesa complessiva da realizzare
entro il 31 dicembre 2010 per evitare il disimpegno automatico dei fondi
assegnati dall'Unione europea all'Italia tramite il Feasr (Fondo europeo
agricolo per lo sviluppo rurale) e proprio le regioni del Mezzogiorno
evidenziano i maggiori ritardi: Puglia, Campania e Calabria, infatti, registrano
percentuali di avanzamento inferiori al 15%.
Disco
verde della commissione Agricoltura alla riconferma di Arturo Semerari alla
presidenza dell'Istituto studi sul mercato agricolo (Ismea). La commissione ha
approvato all'unanimità la proposta di parere favorevole del relatore Fedele
Sanciu (Pdl-Sardegna) sulla nomina, giudicando positivamente i risultati
conseguiti durante il suo mandato, assicurando all'ente continuità di gestione e
le condizioni ottimali per dare piena operatività alle sue
funzioni.
"Le
violazioni accertate in materia di lavoro nero nel 2009 sono aumentate in
maniera impressionante, questa è la dimostrazione che le scelte finora assunte
si sono rivelate fortemente carenti. Apprezziamo quindi la decisione annunciata
dal ministro Maurizio Sacconi di un piano straordinario di controlli in
agricoltura con l'obiettivo di verificare almeno 10.000 aziende agricole".
Lo
ha dichiarato oggi in un comunicato stampa il segretario generale della Uila
Stefano Mantegazza, in merito alle iniziative del governo finalizzate al
contrasto del lavoro nero in agricoltura. Secondo il rappresentante sindacale,
l'esecutivo deve adottare una politica che superi la mera repressione, puntando
invece al rafforzamento della gestione bilaterale del
territorio.
In
quest'ottica, ha concluso Mantegazza, il governo deve ritirare l'emendamento
presentato al Senato al disegno di legge di conversione del dl milleproroghe (S.
1955) soppressivo degli elenchi anagrafici, perché la scelta di sostituire
questi come fonte del diritto delle prestazioni in agricoltura con le
dichiarazioni della manodopera occupata avrà come ricaduta proprio l'aumento del
lavoro nero.
Slitta
alla prossima settimana l’espressione del parere da parte delle commissioni di
Camera e Senato sullo schema di decreto legislativo di attuazione della
direttiva 2006/123/Ce sulla liberalizzazione dei servizi. Sul provvedimento,
infatti, manca ancora il parere della Conferenza Stato-Regioni, che ieri ha
fatto saltare il vertice previsto al ministero per le Questioni regionali,
contestando al governo di non aver fornito alcuna indicazione certa su quando il
Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) si riunirà per
sbloccare i Fas regionali che ammontano a oltre 20 miliardi di euro. Senza il
parere dei governatori, è stato ribadito ieri dal presidente della commissione
Politiche Ue di Montecitorio Mario Pescate, non è possibile per i gruppi di
lavoro di Camera e Senato concludere l’esame del
provvedimento.
Alla
luce di questo, anche le commissioni Giustizia e Attività produttive della
Camera e Giustizia e industria del Senato hanno aggiornato le proprie
convocazioni cancellando lo schema di dlgs dal ordine del giorno delle sedute di
ieri e di oggi.
La
discussione del testo proseguirà probabilmente la prossima
settimana.
Il
tema delle difficoltà del comparto suinicolo è stato già portato all'attenzione
dell'Ue durante le ultime riunioni del Comitato speciale agricoltura (Csa), e la
Commissione ha respinto le richieste di attivazione di intervento straordinario
attraverso lo stoccaggio. È quanto dichiarato dal sottosegretario
all'Agricoltura Antonio Buonfiglio che, ieri, intervenendo di fronte al XIII
gruppo di lavoro della Camera, ha risposto all'interrogazione del deputato del
Partito democratico Marco Carra (eletto in Lombardia). Carra, in particolare,
chiedeva al governo di attivarsi per decretare lo stato di crisi del settore e
adottare misure urgenti, come la riduzione dell'esposizione bancaria, per
rilanciare la produzione. A questo proposito, il rappresentante del governo ha
voluto sottolineare che, l'eventuale attivazione degli aiuti per il salvataggio
e la ristrutturazione delle aziende in difficoltà riguarderebbe solo le imprese
con gravi situazioni di squilibrio finanziario e patrimoniale e che, l'accesso
all'aiuto, comporterebbe comunque la rinuncia, per 5 anni, a qualsiasi altra
forma di sostegno pubblico. Bisognerebbe inoltre considerare, ha continuato
Buonfiglio, l'effetto che la dichiarazione di crisi avrebbe sul sistema bancario
e finanziario, in quanto legittimerebbe l'innalzamento
delle
valutazioni
di rischiosità delle imprese del settore.
Dopo
aver sostanzialmente bocciato l'idea di un intervento statale nei confronti del
comparto suinicolo, il sottosegretario ha quindi riassunto quanto fatto
dall'esecutivo per il settore primario in generale e ha ricordato l'intesa
sottoscritta con la filiera nel 2008, ora in fase di attuazione, per la
trasparenza dei mercati e la valorizzazione commerciale nel mercato interno. La
situazione del settore rimane difficile, ha concluso Buonfiglio, ma non mancano
segnali di ripresa che consentiranno di affrontare con fiducia il lavoro dei
prossimi mesi.
Carra,
rispondendo al rappresentante del governo, ha voluto sottolineare come la
complessità del problema, che non può essere risolto con quanto fatto finora,
rende necessario procedere a una serie di audizioni con le organizzazioni di
categoria che consenta di individuare una strategia per rilanciare il settore e
introdurre misure non contingenti ma strutturali.
La
commissione bicamerale per la Semplificazione esprimerà il proprio parere sul
Codice agricolo nel corso della prossima settimana, con ogni probabilità
mercoledì 3 febbraio. Previsto per la seduta di oggi, il via libera al testo è
stato rinviato. Un ulteriore rallentamento per il testo fortemente voluto dal
ministro delle Politiche agricole Luca Zaia, dunque, dopo il rinvio della
discussione del provvedimento da parte della Conferenza Stato-Regioni, atteso
per ieri e invece rinviato a data da destinarsi (i governatori hanno disertato
la seduta in segno di potesta nei confronti del governo per la mancata
definizione della data della riunione con il Cipe per los stanziamento dei fondi
Fas regionali). Ricordiamo che ieri la commissione Agricoltura di Montecitorio
ha concluso l'esame del Codice esprimendo solo rilievi, non un parere,
sottolineando le difficoltà e i dubbi interpretativi sostanziali e formali che
potrebbero insorgere dall'applicazione dei provvedimenti di
riordino.
Sono
47 gli articoli dello schema di decreto legislativo messi a punto dal ministro
per la Funzione pubblica e l'innovazione Renato Brunetta con l'obiettivo di
aggiornare il Codice dell'amministrazione digitale (dlgs 82/2005). Il
provvedimento di riforma, la cui adozione è prevista dalla legge 69/2009, è
stato presentato oggi al Consiglio dei ministri che si è svolto a Reggio
Calabria e arriva cinque anni dopo l'adozione del Codice. L'obiettivo è quello
di adeguare il testo al veloce sviluppo delle Ict e assicurare maggiore
effettività alle molte norme di carattere programmatico o che recano indicazioni
di principio, la cui attuazione ha finora segnato il passo, promuovendo
ulteriori e "consistenti interventi sia sul piano normativo sia quello
amministrativo per allineare le amministrazioni italiane a quelle dei Paesi più
avanzati". "Altrimenti - si legge in una nota del ministero per la P.A -
strutture obsolete e procedure interminabili continueranno a gravare il sistema
Italia di costi e di adempimenti tali da scoraggiare l'afflusso di capitali
internazionali a vantaggio di Paesi, anche emergenti, che hanno più decisamente
imboccato la strada della modernizzazione e della semplificazione
amministrativa". Il testo, è poi precisato, è comunque strutturato in modo tale
da permettere alle amministrazioni pubbliche di effettuare gli aggiornamenti
necessari in un "ragionevole lasso di tempo e con le risorse umane, strumentali
e finanziarie disponibili, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica,
come previsto dalla legge delega".
Tra
i punti salienti del provvedimento si segnala l'articolo 5 che interviene
sull'articolo 6 del dlgs 82/2005, stabilendo per tutta la pubblica
amministrazione l'obbligo di utilizzare la Posta elettronica certificata (Pec)
per comunicazioni che necessitino di una ricevuta di consegna verso tutti i
soggetti che abbino dichiarato il proprio indirizzo e-mail. E' quindi chiarito
che l'invio di documentazione mediante Pec equivale in via generale alla
notifica per mezzo posta tradizionale (art. 28). Si prevede inoltre che la
consultazione degli elenchi degli indirizzi di posta certifica sia effettuata
sulla base di regole tecniche che saranno definite da DigitPA (ex Cnipa) entro
tre mesi dall'entrata in vigore della riforma. Il provvedimento stabilisce poi
una riformulazione organica della disciplina che regola l'utilizzo di documenti
informatici e delle loro copie (art. 11-14) e prevede l'equiparazione degli
effetti giuridici delle firme digitali basate su certificati qualificati
rilasciati da certificatori accreditati, anche se residenti all'estero (art.
16). I certificatori dal canto loro dovranno garantire il coretto funzionamento
e la continuità del servizio, segnalando a DigitPA e agli utenti eventuali
interruzioni del sistema (art. 18).
Lo
schema di dlgs introduce poi nel Codice (art. 29) disposizioni per la
predisposizione di piani di continuità operativa dei servizi Ict della Pa e di
disaster recovery, ovvero tutte le misure tecnologiche necessarie a ripristinare
sistemi informatici e dati. Iserite nel dlgs 8/2005 anche nuove norme per
disciplinare l'acquisizione dei programmai informatici da parte dalle
amministrazioni pubblici e il loro riuso (art. 41-42).
Il
Consiglio dei ministri dovrà ora approvare in via preliminare il testo per
inviarlo poi al parre delle competenti commissioni
parlamentari.
Durante
la seduta di oggi, la commissione Affari costituzionali di palazzo Madama ha
ripreso l'esame del disegno di legge di conversione del decreto milleproroghe
(dl 194/2009) e il presidente del gruppo di lavoro Carlo Vizzini (Pdl-Sicilia)
ha dichiarato inammissibile per estraneità di materia la metà degli emendamenti
presentati - 90 circa - all'articolo 1 del decreto.
L'elenco
delle proposte di modifica inaccettabili sarà pubblicato domani dalla segreteria
del gruppo di lavoro, insieme con ulteriori emendamenti presentati nel corso
della riunione odierna. Ricordiamo che il presidente ha fissato per le 13 di
lunedì primo febbraio il termine per la presentazione di subemendamenti alle
nuove proposte di modifica.
Il
governo deve adottare misure urgenti per evitare l'uso e il consumo dei prodotti
cinesi privi di etichetta relativa al luogo di origine della componente chimica
contenuta negli alimenti.
Lo
chiede al ministro delle Politiche agricole Luca Zaia il senatore del Pdl Tomaso
Zanoletti (eletto in Piemonte) ricordando la vicenda del latte alla melamina, un
composto tossico utilizzato per realizzare polimeri, che provocò
l'intossicazione di 300mila persone e la morte di sei bambini
cinesi.
Zanoletti
fa presente che anche nel nostro Paese è stato scoperto del latte contaminato e
per questo motivo è necessario rendere efficace, costante e sicura l'attività di
controllo sui prodotti d'importazione provenienti dai mercati orientali che
molto spesso non si adeguano alle norme di sicurezza.
Dopo
un anno e mezzo di discussione, il disegno di legge collegato alla Finanziaria
2009 che delega il governo a riordinare le norme in fatto di lavori usuranti, di
congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per
l’impiego, di incentivi all’occupazione, di apprendistato, di occupazione
femminile di contrasto al nero e di riorganizzazione di enti vigilati dai
ministeri del Lavoro, sta per tagliare il traguardo del via libera definitivo.
Il provvedimento ha ottenuto ieri il via libera dall’Aula della Camera e ora
dovrà tornare al Senato per quello che sarà, molto probabilmente, l’ultimo
passaggio parlamentare.Di particolare rilievo, la delega contenuta all’articolo
2 che affida all’esecutivo, su proposta dei ministri competenti, il compito di
ristrutturare l’organizzazione degli enti sottoposti al controllo del ministero
della Salute, tra cui l’Istituto superiore di sanità (Iss), l’Agenzia italiana
del farmaco (Aifa) e la Lega italiana per la lotta ai tumori.Da registrare, nel
corso della discussione del testo in assemblea a Montecitorio, l’approvazione,
nonostante il parere contrario del governo, di un emendamento del Partito
democratico volto a sopprimere le disposizioni relative alle procedure di
valutazione comparativa per il reclutamento dei ricercatori, fissate dal decreto
sul diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema
universitario e della ricerca del 2008.
Con
un'interrogazione a risposta scritta indirizzata al ministro delle Politiche
agricole Luca Zaia, Bernardo Francesco Fucci (Pdl-Puglia) chiede all'esecutivo
di adottare misure urgenti per favorire il rilancio del comparto agricolo della
Puglia, fortemente colpito dalla crisi in atto.Fucci fa presente che da vari
mesi l'agricoltura pugliese vive una situazione molto delicata - soprattutto per
quanto riguarda i comparti dell'olio extravergine di qualità, dell'ortofrutta e
del vino - determinata principalmente dal crollo dei prezzi al consumo, dalle
speculazioni sui mercati, da episodi di concorrenza sleale, dalla contraffazione
dei prodotti e dall'arretratezza delle infrastrutture che di fatto ne
compromettono le capacità di esportazione.Per questo motivo, conclude il
deputato del Pdl, sono necessari interventi del governo, anche di natura
strutturale, per favorire una rapida ripresa del settore primario in
Puglia.
Il
settore dell'agrumicoltura in Sicilia sta vivendo un momento di grande
difficoltà, reso ancora più critico dal continuo aumento del divario tra i costi
di produzione, prezzo all'origine dei prodotti e prezzo nei mercati all'ingrosso
e al dettaglio.
Le
arance rosse, infatti, sono quotate a otto centesimi al chilogrammo, ma vengono
vendute nei mercati anche a 2,70 euro al chilo, e questa sperequazione tra i
costi di produzione e la commercializzazione, probabilmente determinata da
speculazioni, rende poco economica l'attività agricola, con la conseguenza di
lasciare invenduti migliaia di quintali di prodotto. Una situazione che rischia
di portare al fallimento circa 35.000 aziende agricole, con gravi ripercussioni
sull'occupazione.
Con
un'interrogazione a risposta scritta indirizzata al ministro delle politiche
agricole Luca Zaia, Giovanni Burtone (Pd-Sicilia) chiede al governo l'adozione
di misure urgenti a favore dell'agrumicoltura siciliana, come la sospensione
delle scadenze contributive, l'azzeramento delle accise sul carburante per usi
agricoli e la riduzione al 4% dell'Iva sui mezzi di
produzione.
Il
decreto legge anti-crisi (185/2008, convertito con legge 2/2009) prevede
all'articolo 16 che le comunicazioni tra la pubblica amministrazione e i
soggetti iscritti ad albi professionali avvengano per mezzo di posta elettronica
certificata, anche senza il consenso degli interessati, escludendo dalla norma i
cittadini non iscritti negli albi. Non è chiaro se il regime particolare di
comunicazione sia valido solo nell'ambito professionale o anche in situazioni
estranee all'attività lavorativa. Occorre fare chiarezza su queste disposizioni,
la cui interpretazione arbitraria darebbe origine a situazioni inique e
paradossali. Lo chiede il deputato del Popolo della libertà Roberto Cassinelli
(eletto in Liguria) al ministro per l'Innovazione Renato Brunetta, con
un'interrogazione a risposta scritta presentata ieri durante la seduta
d'Aula.
Codice
agricolo ancora al palo in Parlamento. Nonostante ieri la commissione bicamerale
per la Semplificazione, chiamata a dare il proprio giudizio al governo sul
testo, abbia ricevuto le osservazioni delle commissioni Agricoltura dei due rami
del Parlamento, il gruppo di lavoro non solo ha rinviato la conclusione
dell’esame dello schema di decreto legislativo sul riordino dell’attività
agricola e del decreto del presidente della Repubblica che ne prevede
l’attuazione, ma ha anche deciso che il parere non sarà espresso nemmeno nella
seduta che sarà convocata per il 3 febbraio prossimo, quando scadranno i termini
per esprimersi sui testi.
Nel
corso del dibattito di ieri il presidente della bicamerale, il senatore del Pdl
Andrea Pastore (eletto in Abruzzo), ha infatti ricordato che i due provvedimenti
che compongono il Codice sono stati assegnati a dicembre dai presidenti delle
due Camere all’esame del gruppo di lavoro con “riserva”, dal momento che non
erano stati ancora acquisiti i pareri del Consiglio di Stato e della Conferenza
Unificata. Riserva, quella posta dai presidenti delle Camere, che non è stata
ancora sciolta poiché i due organismi istituzionali non hanno ancora dato il
giudizio richiesto.
Vista
la situazione e l’impossibilità di concludere la discussione sul testo senza
l’acquisizione delle valutazioni del Consiglio di Stato e della Conferenza
Unificata, il presidente Pastore ha proposto di informare il governo del fatto
che la bicamerale intende esprimere il parere sul Codice agricolo “oltre il
termine del 3 febbraio, compatibilmente con il termine finale per l'esercizio
della delega e con l'auspicio che il governo attenda il parere stesso”.
L’esecutivo in base alla legge 246/2005 sulla semplificazione normativa non è
obbligato ad attendere i pareri della bicamerale. L’articolo 14 comma 23 della
legge 246/2005, disciplinando le modalità di adozione dei provvedimenti di
semplificazione, stabilisce che trascorsi i termini eventualmente prorogati per
l’espressione del parere da parte del Parlamento e degli alti organismi
istituzionali, “questo si intende comunque espresso
favorevolmente”.
Il
tavolo tecnico di confronto con Inail e Inps, costituito per individuare
soluzioni omogenee in merito alle agevolazioni contributive previste dalla legge
67/1988 per i lavoratori agricoli delle aree svantaggiate e montane, non ha
ancora concluso gli incontri. I rappresentanti degli istituti previdenziali si
sono riservati di procedere a ulteriori approfondimenti sulla questione e sulle
modalità attuative delle disposizioni, per individuare una soluzione condivisa
che sarà poi sottoposta al ministero del Welfare. È quanto dichiarato dal
sottosegretario al lavoro Pasquale Viespoli ieri in commissione Lavoro,
rispondendo all'interrogazione di Sandro Brandolini (Pd-Emilia Romagna) che
chiedeva notizie circa le agevolazioni contributive previste per i lavoratori
agricoli, prospettando la possibilità di usufruirne in sede di pagamento di
nuovi tributi, piuttosto che con la richiesta di rimborso.
L’estensione
dell’utilizzo del fitosanitario Contest per il contrasto in Lombardia e in
Piemonte del punteruolo acquatico del riso (Coleottero Curculionideo
Lissorhoptrus oryzophilus), parassita che stava mettendo a rischio i
raccolti delle aree vocate delle due regioni, è stata autorizzata in via
eccezionale per un periodo limitato di 120 giorni (dal 31 marzo al 28 luglio
2009), così come previsto dal decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 194,
(autorizzazione alla vendita di prodotti fitosanitari). Il via libera inoltre è
stato preceduto da un’attenta analisi della situazione di emergenza segnalata al
ministero delle Politiche agricole dall’Ente Risi che nei mesi scorsi ha chiesto
di prevedere l’utilizzo del Contest per debellare il punteruolo, resistente a
tutti gli altri tipi di interventi agrotecnici messi in atto (semine ritardate
ed esecuzione di asciutte prolungate per il contenimento dello sviluppo
larvale). Lo ha chiarito il sottosegretario alla salute Francesca Martini
rispondendo ieri in commissione Affari sociali a un’interrogazione presentata
nel luglio scorso da Elisabetta Zamparutti del Pd (eletta in Basilicata), che
chiedeva chiarimenti sull’impatto ambientale prodotto dall’utilizzo di questo
pesticida. Il Contest, prodotto dalla Basf, si basa su alfa-cipermetrina, un
principio attivo dannoso per l'ambiente, in particolare quello acquatico, e
pericoloso per chi lo utilizza o ne viene in contatto. Proprio a fronte di
questo, il Mipaaf prima di concedere l’autorizzazione a usare il prodotto in
ambiente acquatico come quello delle risaie, ha acquisito tutti i pareri tecnici
necessari, compreso quello della Commissione consultiva nazionale per i prodotti
fitosanitari, di cui fanno parte esperti in materie tossicologiche ed eco
tossicologiche, che ha dato il via libera all’istanza. La Martini ha quindi
sottolineato che l’estensione d'impiego del Contest non ha modificato le
indicazioni di utilizzo del pesticida della Basf, senza quindi produrre alcun
“rischio aggiuntivo rispetto a quello già valutato in precedenza”. In ogni caso,
ha concluso il sottosegretario, “il pieno rispetto delle indicazioni d'uso
riportate in etichetta è conditio sine qua non per un appropriato
utilizzo del prodotto, che non comporti rischi non accettabili per la salute
dell'uomo e per l'ambiente; l'etichetta del prodotto in questione tiene conto di
tali valutazioni”.
La
Zamparutti, replicando all’intervento di Martini, si è detta insoddisfatta della
risposta fornita, dal momento che il sottosegretario non ha dato indicazioni
sulle possibili conseguenze negative della diffusione di alfa-cipermetrina in
ambienti acquatici.
"Gli
OGM non sono la risposta a un mercato dove i nostri cibi si confrontano con
quelli venduti a prezzi irrisori perché prodotti da Paesi che pagano i loro
braccianti due euro al giorno, come avviene in India, o cinque euro al giorno,
come accade in Cina. La risposta a questi problemi è una seria politica che
imponga tracciabilità ed etichettatura dei prodotti agroalimentari". Lo ha
dichiarato il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia, all'indomani della
sentenza del Consiglio di Stato (n. 183 del 19 gennaio 2010) secondo cui
seminare Ogm è un diritto degli agricoltori. Il Consiglio di Stato ha infatti
dato ragione a un agricoltore friulano, che aveva fatto ricorso all'organo
perché fosse riconosciuto il suo diritto a scegliere cosa seminare in forza
della normativa comunitaria.
"La
sentenza scritta dal Consiglio di Stato, certamente seguendo il dettato delle
leggi e dei codici, - ha proseguito il ministro - contravviene in modo palese
alla volontà della stragrande maggioranza dei cittadini e delle Regioni
italiane. Primi fra questi, quegli agricoltori, ancora una volta la stragrande
maggioranza, che non vogliono OGM nei loro campi, consapevoli, innanzitutto, che
è il valore identitario delle loro produzioni a essere messo a repentaglio, la
fertilità del loro futuro".
"Ciò
detto - ha quindi concluso - è ovvio che porteremo in tutte le istanze possibili
questo punto di vista affinché venga compreso da quell'autorità
giuridico-legislativa che ha la responsabilità di rendere concreta la volontà
generale, piuttosto che di applicare, ignara delle conseguenze, codici e
pandette".
01
febbraio
Agronomi
a fianco delle istituzioni per la gestione beni e terreni sequestrati alla
criminalità organizzata
Roma, peimo febbraio 2010 - Collaborazione del
Conaf con la Prefettura di Reggio Calabria dopo la sigla del protocollo
d’intesa. Il presidente Conaf Andrea Sisti: “Anche in queste terre possono e
devono potersi svilupparsi imprese credibili e sostenibili. E come
professionisti siamo al servizio della società civile”
“La costituzione di un’agenzia nazionale che
gestirà i beni sequestrati alla criminalità organizzata, con sede a Reggio
Calabria, da parte del Consiglio dei ministri, va nella direzione di una nuova e
auspicata presa di coscienza civile nazionale; la medesima che gli Agronomi nel
loro ambito, e per quanto di loro competenza, hanno avviato nello scorso mese di
luglio siglando, proprio a Reggio, un protocollo d’intesa fra la Prefettura di
Reggio Calabria e il Conaf, Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi
e dottori forestali, per la gestione dei beni confiscati alla criminalità
organizzata, in particolare terreni ed aziende agricole”. E’ il commento del
presidente del Conaf, Andrea Sisti, in seguito al via libera dato dal Cdm al
piano straordinario per il contrasto delle mafie, contenuto in un disegno di
legge fra cui la creazione di un’agenzia nazionale per la gestione dei beni
confiscati (tramite decreto legge). Sisti plaude alla novità annunciata dal
premier Berlusconi nella città reggina, e ricorda l’impegno già assunto con la
firma del protocollo siglato dal Prefetto di Reggio Calabria, Francesco
Musolino, e lo stesso presidente Conaf Sisti. L’accordo nacque in seguito ad una
brillante intuizione del prefetto reggino, dando vita ad una costruttiva
collaborazione. “Anche in queste terre – aggiunge Andrea Sisti -possono e devono
potersi svilupparsi imprese credibili e sostenibili. Come professionisti ci
mettiamo al servizio della società civile, mettendo a disposizione le nostre
professionalità e competenze specifiche”.
Gli obiettivi del protocollo: quello di giungere
ad assegnazioni ai Comuni rapide ed efficaci, anche attraverso lo sviluppo di
progetti integrati basati sull’utilizzo dei terreni confiscati alla criminalità
organizzata, le parti si impegnano alla più ampia e reciproca collaborazione
finalizzata a individuare e possibilmente risolvere tutte le eventuali
problematicità derivanti da situazioni evidenziate in sede di istruttoria svolta
dall’Agenzia del Demanio. Nelle fasi antecedenti alla destinazione e consegna
dei beni, gli iscritti all’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali si
impegnano a collaborare con la Prefettura, con l’Agenzia del Demanio e con enti
territoriali interessati in modo da evidenziare e segnalare già nella fase di
approntamento delle relazioni di stima da parte del Demanio le caratteristiche
dei terreni oggetti della confisca, avuto riguardo alla conformazione fisica
degli stessi ed al possibile sfruttamento nel settore agricolo e zootecnico. La
collaborazione, inoltre, potrà essere fornita dai dottori agronomi e dottori e
dottori forestali direttamente agli Enti territoriali destinatari dei
provvedimenti di assegnazione dei terreni confiscati, nello specifico settore di
ricerca, consulenza, singola o di gruppo per le ipotesi di attività da parte di
imprese agrarie, zootecniche e forestali e delle industrie per l’utilizzazione,
la trasformazione e la commercializzazione dei relativi prodotti. Fra le
attività della collaborazione lo studio, misura e stima delle opere di
trasformazione e di miglioramento fondiario, opere inerenti ai rimboschimenti,
utilizzazioni forestali, conservazione della natura, tutela del paesaggio ed
assestamento forestale. Per il funzionamento della Convenzione è istituita una
Commissione costituita da 6 membri di cui tre designati dalla Prefettura e
altrettanti dal Conaf.
EVENTI
5
febbraio
Energia
da fonti rinnovabili: la filiera del legno-energia
5 febbraio 2010 - Convegno promosso nell’ambito
della Fiera Agricola di Verona
Programma
ore 14,15 REGISTRAZIONE DEI
PARTECIPANTI
ore 14,30 APERTURA DEI
LAVORI
Elisabetta Tescari, Dottore Forestale Presidente
Federazione degli Ordini dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali del
Veneto;
Ore 14,45 Renzo Caobelli, Dottore Agronomo
Presidente Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di
Verona
Ore 15,00 Il ruolo dell'energia da fonti
rinnovabili nel sistema agricolo e forestale italiano Enrico Antignati, Dottore
Agronomo Consigliere Conaf - Dipartimento agricoltura, sviluppo sostenibile ed
energie rinnovabili
Ore 15,15 Definizione e origine delle biomasse
legnose di interesse forestale (bosco, colture dedicate, recuperi) Prof. Mario
Pividori, Dottore Forestale Università di Padova - Facoltà di
Agraria
Ore 15,30 Requisiti qualitativi e compravendita
dei combustibili legnosi, organizzazione delle piattaforme biomasse
logistico-commerciali Valte Francescato, Dottore Forestale Ordine Dottori
Agronomi e Dottori Forestali di Venezia Associazione Italiana Energie
Agroforestali/AIEL;
Ore 15,45 Aspetti tecnico-autorizzativi e di
finanziamento Maurizio Dissegna, Dottore Forestale Regione Veneto - Direzione
Foreste
Ore 16,00 Aspetti tecnici e tecnologici
nell'utilizzazione delle biomasse legnose Gian Luca Rognoni, Dottore Agronomo
Libero professionista - Ordine Dottori Agronomi e Dottori Forestali di
Pavia;
Ore 16,15 Recupero e valorizzazione energetica
delle biomasse legnose residuali Guido Pagan Griso, Dottore Forestale Libero
professionista - Ordine Dottori Agronomi e Dottori Forestali di
Verona
Ore 16,30 DIBATTITO
Ore 17,15 CONCLUSIONI - Andrea Sisti, Dottore
Agronomo Presidente CONAF
Nelle
Istituzioni – calendario della settimana dal 1 al 5 febbraio
2010
Indagine conoscitiva sui problemi e le
prospettive del commercio internazionale verso la riforma dell'OMC:
deliberazione di una proroga del termine
·
Mercoledì 3 febbraio,
ore 14.00 – Camera, commissione
Affari esteri;
Schema di decreto legislativo recante riforma
dell’ordinamento relativo alle camere di commercio, industria, artigianato e
agricoltura (esame Atto n. 177) – relatore Raffaello Vignali
(Pdl-Lombardia)
·
Mercoledì 3 febbraio,
ore 14.00 – Camera, commissione
Bilancio, deliberazione di rilievi su atti del governo alla commissione Attività
produttive;
·
Mercoledì 3 febbraio,
ore 14.30 – Camera, commissione
Attività produttive, sede consultiva su atti del governo;
·
Giovedì 4 febbraio, al
termine delle votazioni in Aula – Camera, commissione Attività
produttive, sede consultiva su atti del governo;
Schema di decreto legislativo recante la tutela
delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche dei vini (esame
Atto n.182) – relatore alla XIII commissione della Camera Pietro Franzoso
(Pdl-Puglia), alla IX commissione del Senato Tomaso Zanoletti
(Pdl-Piemonte)
·
Martedì 2 febbraio, al
termine delle votazioni in Aula – Camera, commissione Agricoltura, sede
consultiva su atti del governo;
·
Martedì 2 febbraio,
ore 14.30 - Camera, commissione
Politiche Ue, sede consultiva su atti del governo;
·
Martedì 2 febbraio,
ore 15.00 – Senato, commissione
Agricoltura, sede consultiva su atti del governo;
·
Mercoledì 3 febbraio,
ore 14.00 – Camera, commissione
Bilancio, deliberazione di rilievi su atti del governo alla commissione
Agricoltura;
·
Mercoledì 3 febbraio,
ore 14.00 – Camera, commissione
Agricoltura, sede consultiva su atti del governo;
·
Mercoledì 3 febbraio,
ore 15.00 – Senato, commissioni
riunite Ambiente e Attività produttive, sede consultiva su atti del governo;
Interrogazioni a risposta immediata su argomenti
di competenza del ministero dell’Economia
Proposta di nomina del dottor Franco Bonanini a
Presidente dell’Ente parco nazionale delle Cinque Terre (esame nomina n. 59) –
relatore Ermete Realacci (Pd-Toscana)
Modifica della denominazione del Parco nazionale
del Cilento e Vallo di Diano (esame C. 2780)
– relatore Franco Stradella (Pdl-Piemonte)
·
Giovedì 4 febbraio,
ore 14.00 – Camera, commissione Ambiente, sede referente;
Disposizioni per favorire il recupero delle terre
incolte a rischio ambientale (esame C. 399)
– relatore Renato Walter Togni (Lnp-Piemonte)
·
Giovedì 4 febbraio,
ore 14.00 – Camera, commissione Ambiente, sede referente;
Schema di decreto legislativo di attuazione della
direttiva 2008/73/CE, che semplifica le procedure di redazione degli elenchi e
di diffusione dell’informazione in campo veterinario e zootecnico (seguito esame
atto n. 173) – relatore per la XII Commissione Gianni Mancuso (Pdl-Piemonte),
per la XIII Commissione Corrado Callegari (Lnp-Veneto)
Svolgimento interrogazione 5-01612 Ida D’Ippolito
Vitale (Pdl-Calabria) su Misure in favore del settore agricolo in relazione ai
danni provocati dalle eccezionali avversità atmosferiche del
2009
Svolgimento interrogazione 5-02193 Salvatore
Margiotta (Pd-Basilicata) su Iniziative del Ministero delle politiche agricole
alimentari e forestali in merito al regime di agevolazioni sul gasolio per il
riscaldamento delle serre
Sostegno agli agrumeti caratteristici (seguito
esame C. 209)
– relatore Paolo Russo (Pdl-Campania)
·
Giovedì 4 febbraio,
ore 8.45 – Camera, commissione
Agricoltura, sede referente;
Disposizioni per il rafforzamento della
competitività del settore agroalimentare (esame C. 2260
Governo ed abb.-A) – relatrice Viviana Beccalossi
(Pdl-Lombardia)
·
Giovedì 4 febbraio, al
termine delle votazioni in Aula – Camera, commissione Agricoltura,
comitato dei nove;
Audizione informale sulle iniziative da adottare
per il rilancio del comparto della mozzarella di bufala campana DOP:
·
Giovedì 4 febbraio,
ore 8.45 – Camera, commissione
Agricoltura, Audizione dei rappresentanti della CSQA Certificazioni
Srl;
Proposta di nomina del dottor Tiziano Baggio a
presidente dell'Unione nazionale per l'incremento delle razze equine (UNIRE) (a.
g. n. 58) – relatore alla Camera Paolo Russo (Pdl-Camera); relatore al Senato
Paolo Vallardi (Lnp-Veneto)
·
Giovedì 4 febbraio, al
termine delle votazioni in Aula – Camera, commissione Agricoltura, sede
consultiva su atti del governo;
Proposta di nomina del dottor Arturo Semerari a
presidente dell'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA)
(a. g. n. 57) – relatore alla Camera Paolo Russo (Pdl-Campania); relatore al
Senato Fedele Sanciu (Pdl-Sardegna)
·
Giovedì 4 febbraio, al
termine delle votazioni in Aula – Camera, commissione Agricoltura, sede
consultiva su atti del governo;
Conversione in legge del decreto-legge 30
dicembre 2009, n. 194, recante proroga di termini previsti da disposizioni
legislative (S.
1955, milleproroghe) – relatore Lucio Malan
(Pdl-Piemonte)
·
Martedì 2 febbraio,
ore 15.30 e 20.30 – Senato, commissione Affari costituzionali, sede
referente; commissioni Giustizia e Cultura in sede
consultiva;
·
Martedì 2 febbraio,
ore 11.00 – Senato, commissione Bilancio, sede consultiva su testo ed
emendamenti;
·
Mercoledì 3 febbraio
ore 14.30 e 20.30 – Senato, commissione Affari costituzionali, sede
referente; commissioni Giustizia e Cultura in sede
consultiva;
·
Giovedì 4 febbraio,
ore 15.00 – Senato, commissione Affari costituzionali, sede referente;
commissione Cultura in sede consultiva;
Delega al Governo in materia di lavori usuranti e
di riorganizzazione di enti, misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di
lavoro pubblico e di controversie di lavoro (esame S. 1167-B Governo, approvato
dalla Camera, modificato dal Senato e poi di nuovo dalla Camera) – relatore
Filippo Saltamartini (Pdl-Sardegna)
·
Martedì 2 febbraio,
ore 14.45 – Senato, commissione Affari costituzionali, sede referente se
trasmesso dalla Camera e assegnato in tempo utile;
Disposizioni concernenti la produzione
artigianale e senza fini di lucro di grappe e di acquaviti di frutta (seguito
esame S. 1839 e abb.) – relatore Gianpaolo Vallardi
(Lnp-Veneto)
·
Martedì 2 febbraio,
ore 15.00 – Senato, commissione
Agricoltura, sede referente;
·
Mercoledì 3 febbraio,
ore 15.00 – Senato, commissione
Agricoltura, sede referente;
Proposta di indagine conoscitiva sulla rilevanza
delle produzioni agroalimentari italiane nel contesto della dieta
mediterranea.
·
Martedì 2 febbraio,
ore 15.00 – Senato, commissione
Agricoltura;
Proposta di indagine conoscitiva sulle
prospettive del negoziato WTO, limitatamente ai profili attinenti alla materia
agricola.
·
Martedì 2 febbraio,
ore 15.00 – Senato, commissione
Agricoltura;
Indirizzo agricolo di terreni ricadenti nella
conterminazione della laguna veneta (seguito esame S. 1050 e S. 1239) – relatore
Fedele Sanciu (Pdl-Sardegna)
·
Martedì 2 febbraio,
ore 15.00 – Senato, commissione
Agricoltura, sede referente;
·
Mercoledì 3 febbraio,
ore 15.00 – Senato, commissione
Agricoltura, sede referente;
Seguito esame congiunto A.S. 1035 e A.S. 1115 in
materia di produzione biologica – relatrice Laura Allegrini (Pdl-Lazio)
·
Martedì 2 febbraio,
ore 15.00 – Senato, commissione
Agricoltura, sede referente;
·
Mercoledì 3 febbraio,
ore 15.00 – Senato, commissione
Agricoltura, sede referente;
Problematiche inerenti al comparto zootecnico,
con particolare riguardo al settore dei suini e a quello dei bovini (a.g. 213) –
relatore Salvatore Mazzaracchio (Pdl-Puglia)
·
Martedì 2 febbraio,
ore 15.00 – Senato, commissione
Agricoltura, sede referente;
·
Mercoledì 3 febbraio,
ore 15.00 – Senato, commissione
Agricoltura, sede referente;
In
Italia e nel mondo - Appuntamenti della settimana dal 1
al 7 febbraio
2010
In Italia e nel mondo - Appuntamenti della
settimana dal primo al 7 febbraio 2010
Lunedì primo febbraio
• Roma:
Istat - Retribuzioni contrattuali dicembre 2009;
• Roma:
Seminario dal titolo “Viaggio a Lisbona: percorso formativo per conoscere il
Trattato di riforma dell'Unione Europea”. Intervengono, tra gli altri, il
ministro per le Politiche europee, Andrea Ronchi, il vicepresidente del
Parlamento europeo, Gianni Pittella, il vicepresidente del Parlamento europeo,
Roberta Angelilli e il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani –
Parlamento europeo, via Quattro Novembre 149, ore 16;
• Roma:
Conferenza stampa di presentazione del Consultivo Petrolifero 2009, con il
presidente dell'Unione Petrolifera, Pasquale De Vita – Ambasciatori Palace
Hotel, Via Veneto 62, ore
11;
• Milano:
In occasione dell'uscita di “Aspenia 47”, incontro - dibattito "Obama e
l'Europa: vicini o lontani?", organizzato da Aspen Institute Italia e ISPI.
Partecipa Emma Marcegaglia, Presidente Confindustria – Palazzo Clerici, Via
Clerici 5, ore 17.30;
Martedì 2 febbraio
• Roma: il
ministro della Salute, Ferruccio Fazio, partecipa al convegno “Malattie rare e
accesso alle cure” – Sala Capitolare della Biblioteca del Senato, ore
9.30;
• Roma:
Forum di presentazione dei risultati del progetto “M² - Meridiano Moda”,
promosso dall’organismo intercamerale Italian Textile Fashion (ITF) e da
Unioncamere. Intervengono, fra gli altri, il Presidente di Unioncamere,
Ferruccio Dardanello, il Presidente di Unioncamere, Luca Mantellassi e il
Presidente di ITF, Innocenzo Cipolletta – Piazza Sallustio 21, ore
9.30;
Mercoledì 3 febbraio
• Roma:
Fiat, sciopero di quattro ore dei lavoratori del gruppo Fiat in Italia
proclamato dai sindacati di categoria dei metalmeccanici, Fim Cisl, fiom Cgil,
Uilm Uil e Fismic, contro chiusura Termini Imerese;
• Roma:
Energia, presentazione del AIE 2009 sulla politica energetica italiana.
Partecipano fra gli altri, Antonio Armellini, rappresentante dell'Italia presso
l'OCSE e l'AIE e Nobuo Tanaka, Direttore Esecutivo AIE. Conclude il ministro
dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola – Ministero Sviluppo Economico, via
Veneto 33, ore 10;
• Roma:
Convegno della Consulta Giuridica del Lavoro della CGIL "L'attacco ai diritti
dei lavoratori e i limiti all'azione della magistratura nel disegno di legge
sulla giustizia del lavoro". Interviene il segretario generale della CGIL,
Guglielmo Epifani, e il segretario confederale, Fulvio Fammoni – Corso d'Italia
25, ore 10.30;
• Roma:
Inizia davanti alla terza sezione della corte d'assise il processo a Raniero
Busco, ex fidanzato di Simonetta Cesaroni, uccisa con 29 coltellate il 7 agosto
1990 in via Poma;
• Roma:
Conferenza stampa di presentazione del primo premio giornalistico di critica
teatrale - Giovani Critici, con la partecipazione di Alessandro Gassman – Teatro
Valle, ore 11.30;
• Roma:
Presentazione dei dati sul cinema italiano 2009 – Anica, Viale Regina Margherita
286, ore 11;
• Milano:
Calcio, semifinali Tim Cup: Inter-Fiorentina (ore 20:45);
Giovedì 4 febbraio
• Roma:
Cerimonia per la posa della prima pietra del “Porto Turistico di Fiumicino”, con
il presidente della società dell'Acqua Pia Antica Marcia, Francesco B.
Caltagirone ed il sindaco di Fiumicino, Mario Canapini – Fiumicino, Piazzale del
Faro, ore 11;
• Roma:
Federturismo, convegno “Turismo 4210”. Intervengono, fra gli altri, il
Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, il ministro del Turismo, Michela
Brambilla, il ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scagliola, il ministro
del Lavoro, Maurizio Sacconi, il presidente BNL, Luigi Abete e il Consigliere
delegato e CEO del Gruppo Intesa Sanpaolo, Corrado Passera – Confindustria, via
dei Tupini 65, ore 9;
• Roma:
Conferenza stampa di presentazione del ciclo di incontri “Non solo lezioni.
Viaggio nell'economia che cambia”, con Giuseppe Mussari, presidente Banca Mps,
Aurelio Regina, presidente Uir e Michele Bagella, presidente facoltà di Economia
Univ. di Tor Vergata – sede Mps Roma, via Minghetti 30, ore
17.45;
• Roma:
Assemblea lavoratori per XVI Congresso CGIL. Partecipa il segretario generale
della CGIL, Guglielmo Epifani – Banca d’Italia, Via Nazionale 91, ore
14.30;
• Roma:
Conferenza stampa di presentazione della campagna per la raccolta fondi “Accendi
il tuo cuore per la ricerca”, che si svolgerà dall'8 al 14 febbraio.
Intervengono, fra gli altri, Ferruccio Fazio, ministro della Salute, Paolo
Garimberti, presidente Rai e Mauro Masi, direttore generale Rai – Viale Mazzini
14, ore 12;
• Roma:
Incontro stampa e presentazione film “Invictus” con Morgan Freeman – Hotel
Hassler, ore 11.15;
• Roma:
Calcio, semifinali Tim Cup, Roma-Udinese (21);
Venerdì 5 febbraio
• Verona:
Energia da fonti rinnovabili: la
filiera del legno-energia, promosso dal Conaf, previste conclusioni del
presidente nazionale del Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e
dei Dottori Forestali, Andrea Sisti – Fiera Agricoltura
Verona;
• Roma:
Istat, paniere dei prezzi al consumo anno 2010;
• Roma:
Alitalia, sciopero per tutti i piloti e assistenti di volo del Gruppo Alitalia
Cai proclamato da Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Trasporti, Unione piloti e Anpav
(dalle ore 10 alle 14);
• Roma:
Convegno: “Crescere insieme alle imprese: soluzioni per il sostegno delle PMI
sul territorio”. Nel corso dell'incontro, viene presentato e sottoscritto
l'accordo tra Intesa Sanpaolo e Uir. Partecipano, fra gli altri, Aurelio Regina,
presidente Uir, Emma Marcegaglia, presidente Confindustria, Corrado Passera,
Consigliere delegato e CEO del Gruppo Intesa Sanpaolo e Vincenzo Boccia,
presidente Piccola Industria Confindustria – Auditorium via Veneto, via Vittorio
Veneto 89, ore 14.30;
• Roma:
Tavolo dell'auto sul futuro dello stabilimento Fiat di Termini Imerese,
convocato dal ministro dello Sviluppo economico, Claudio
Scajola;
• Roma:
Congresso Idv con Antonio Di Pietro e Luigi De Magistris – Hotel Marriott, Via
Colonnello Tommaso 54;
• Roma:
Università, cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico dell'Università
Luiss Guido Carli e conferimento della Laurea Honoris Causa al premio Nobel per
l'Economia Joseph Stiglitz – Luiss, Viale Pola 12, ore 10;
Sabato 6 febbraio
• Roma:
congresso nazionale Idv, Marriott park hotel, via Masala 54 (ore
9.30);
• Calcio:
Serie A, 23.ma giornata, Palermo-Parma (ore 18), Livorno-Juventus (ore
20.45);
Domenica 7 febbraio
• Roma:
congresso nazionale Idv, Marriott park hotel, via Masala 54 (ore
9.30);
• Pd:
elezioni primarie per le candidature alle elezioni regionali in Umbria,
Campania, Calabria.
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